Associazione Culturale Ambrogio Viale - Cervo (IM)

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Immagine tratta dalla rivista "La Riviera Ligure di Ponente",
gentilmente concessa dalla Fondazione "Mario Novaro" di Genova
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INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI
IN OCCASIONE DELLA CONSEGNA DELLE MEDAGLIE D'ORO AI BENEMERITI DELLA CULTURA E DELL'ARTE


Palazzo del Quirinale, 5 maggio 2003


"Signor Ministro,
Cari benemeriti della cultura,

oggi al Quirinale si inaugura la settimana della cultura, una iniziativa di anno in anno sempre più sentita e apprezzata dagli italiani, che lo dimostrano affollando musei, siti archeologici, gallerie d'arte.

La presenza tra i premiati di oggi del professor Giuseppe Talamo, studioso insigne del nostro Risorgimento, richiama alla mente la storia più recente della nostra Italia: la sera del 5 maggio di quasi un secolo e mezzo fa, dallo scoglio di Quarto s'imbarcava la spedizione dei Mille.

La Nazione di Quarto e di Marsala è la Nazione sognata, desiderata da uomini che ben conoscevano la nostra storia e le sue passioni, formati alla lettura di Dante e Foscolo, di Leopardi e Petrarca, di Alfieri e Machiavelli.

Non si poteva scegliere una giornata più significativa - il 5 maggio - per celebrare la cultura, perché è nel nostro patrimonio artistico, nella nostra lingua, nella capacità creativa degli italiani che risiede il cuore della nostra identità, di quella Nazione che è nata ben prima dello Stato e ne rappresenta la più alta legittimazione.

L'Italia che è dentro ciascuno di noi è espressa dalla cultura umanistica, dall'arte figurativa, dalla musica, dall'architettura, dalla poesia e dalla letteratura di un unico popolo.

L'identità nazionale degli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale unitario che non ha eguali al mondo.

Forse l'articolo più originale della nostra Costituzione repubblicana è proprio quell'articolo 9 che, infatti, trova poche analogie nelle costituzioni di tutto il mondo: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione".

La Costituzione ha espresso come principio giuridico quello che è scolpito nella coscienza di ogni italiano.

La stessa connessione tra i due commi dell'articolo 9 è un tratto peculiare: sviluppo, ricerca, cultura, patrimonio formano un tutto inscindibile.

Anche la tutela, dunque, deve essere concepita non in senso di passiva protezione, ma in senso attivo, e cioè in funzione della cultura dei cittadini, deve rendere questo patrimonio fruibile da tutti.

Se ci riflettiamo più a fondo, la presenza dell'articolo 9 tra i "principi fondamentali" della nostra comunità offre una indicazione importante sulla "missione" della nostra Patria, su un modo di pensare e di vivere al quale vogliamo, dobbiamo essere fedeli.

La cultura e il patrimonio artistico devono essere gestiti bene perché siano effettivamente a disposizione di tutti, oggi e domani per tutte le generazioni. La doverosa economicità della gestione dei beni culturali, la sua efficienza, non sono l'obiettivo della promozione della cultura, ma un mezzo utile per la loro conservazione e diffusione.

Lo ha detto chiaramente la Corte Costituzionale in una sentenza del 1986, quando ha indicato la "primarietà del valore estetico-culturale che non può essere subordinato ad altri valori, ivi compresi quelli economici" e anzi indica che la stessa economia si deve ispirare alla cultura, come sigillo della sua italianità.

La promozione della conoscenza, la tutela del patrimonio artistico non sono dunque una attività "fra altre" per la Repubblica, ma una delle sue missioni più proprie, pubblica e inalienabile per dettato costituzionale e per volontà di una identità millenaria".

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